domenica 28 aprile 2013

marigold hotel

torna john madden dopo il successo di critica ed appena discreto al botteghino il debito. il genere stavolta è quello a lui più adatto: cinema adatto per digerire la cena. il marigold hotel è un edificio che india ospita gli inglesi della terza età, fino al finire dei loro giorni. il film esce in inghilterra ed esorta le sfingi a buttare dagli indiani i loro risparmi, dunque l'india rappresentata è quella ampiamente conosciuta attraverso i cliché reiterati delle pubblicità, nulla di più di un abbozzo della realtà, con tanto di discussioni di famiglia col figlio che vuole sposare la ragazza che ama ma la madre non glielo permette sino a 1 minuto dalla fine, quando inspiegabilmente e senza apparente motivo cambia idea, anche se poi il motivo in realtà c'è eccome: sta per finire il film! manca un minuto soltanto! deve affrettarsi a sorridere e dare la sua benedizione! presto, inquadrate dei fiori!
comunque, non è un dramma, anzi è esattamente prevedibile: questa è una commedia e più che analisi sulla terza età è uno spot patrocinato da qualche assessorato, dunque la trama dev'essere quella che è, con i soliti mille mila happy ending di tutti i personaggi, ed i personaggi sono appena tratteggiati, ovvero tutto ampiamente prevedibile e volto a rispettare la missione da compiere, però a questo punto non si spiega la presenza del parterre de rois coinvolto: la crema dell'attorialità britannica, della terza età. a me stupirebbe vedere un mostro sacro del cinema italiano, per dire, recitare in una roba del genere, che non è altro che una versione diluita in 2 ore di uno spot sull'india, come potrebbe esserne uno della vodafone o, ancor meglio, della polident. per altro tale spot è anche fatto male e non rende a dovere gli omaggi all'india che bollywood solitamente tende a raccontare, ed infiocchetta il prodotto non come avrebbe dovuto, ma questo credo sia dovuto a john madden: il regista non è capace. spero per i grandi attori coinvolti che si stiano godendo i soldi di questo film, perché a me verrebbe la gastrite a prestarmi a cose del genere.

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