giovedì 25 aprile 2013

il lato positivo


david o. russell dopo the fighter continua a parlare di persone distrutte da varie cose, droga, fama, alcool, affetti, dalla vita, solo che qui cambia alcune cose: non il finale, perché questi filmini carini finiscono sempre bene, ma l'involucro; il precedente era drammatico, le persone erano brutte e dicevano cose sgradevoli, non era gente con cui trascorrere volentieri il tempo insieme; questa è una commedia romantica e i due distrutti uniscono i pezzi per arrivare a stare bene. ho apprezzato l'onestà: david lo dice chiaro e tondo che c'è bisogno di positività, delle favolette e quindi di sognare, per questo getta dalla finestra hernest hemingway e william golding, ché lui ha speranza nel futuro e vuole stare (bene in salute) con la donna che ama. apprezzo l'onestà intellettuale, ma meno il risultato: alla fine, si inventassero quello che vogliono, si dessero tutti le arie che vogliono, ma questo è un filmetto con tante lucine e fiocchi d'orati in cui non avrebbero affatto sfigurato jennifer aniston e ben stiller, se mi seguite e capite a cosa voglio alludere; queli attori hanno già partecipato a pellicole di questo genere con tanto di risvolti psicologici, struttura e sfaccettatura, eccetera. nondimeno, de niro qui come al solito recita, per così dire, il ruolo del pagliaccio come in quelle cose tipo mi presenti i tuoi e ti presento i miei. si potrà parlare di autorialità, ci potrà essere tutta la voglia di normalità e cercare di sopravvivere in questo pazzo, pazzo mondo, ma stringi stringi è una rom-com strutturata discretamente e piena di cazzatine utili a digerire la cena. tra l'altro, questa roba starebbe perfettamente al suo agio all'interno di quella pagliacciata del sundance festival, mentre the fighter no. ciò nonostante, a patto di non sopravvalutare questa roba, mi sentirei di consigliarla a chiunque perché è, appunto, un'iniezione di positività (per chi ne avesse bisogno). bradley cooper, comunque, è quello che si è impegnato di più: si vede lontano un miglio che c'ha creduto parecchio; jennifer lawrence e gli altri anche, ma un po' meno. qualsiasi premio a chiunque in questa pellicola è regalato.

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